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Scrigno acquisisce il 100% di CCE

Un’operazione strategica che posiziona il Gruppo Scrigno come player di riferimento specializzato nelle soluzioni tecniche d’avanguardia per ogni tipologia di porta.

Scrigno – società leader a livello internazionale nel settore dei controtelai per porte e finestre scorrevoli a scomparsa e porte blindate – ha annunciato il 2 ottobre l’acquisizione del 100% di CCE (Costruzioni Chiusure Ermetiche srl), con cui metterà a fattor comune competenze e know-how tecnologico per offrire un’ampia gamma di soluzioni innovative.

Fondata nel 1980 da Luigi Geron, oggi presidente dell’Azienda con sede a Villa del Conte (Padova), CCE è una realtà imprenditoriale italiana di eccellenza che progetta, produce e distribuisce guarnizioni e accessori in grado di aumentare le prestazioni dei serramenti, in termini di risparmio energetico, isolamento acustico, resistenza agli agenti atmosferici e al fuoco. CCE detiene numerosi brevetti innovativi, frutto del suo forte orientamento all’innovazione tecnologica, vero patrimonio dell’azienda. Oltre alle guarnizioni automatiche, il portafoglio di CCE si è arricchito nel tempo e include ora anche dispositivi di sicurezza e bordi sensibili di protezione applicabili su cancelli e aperture automatiche. Guidata da Luca Geron, direttore generale e figlio del fondatore, CCE realizza un fatturato di circa 11 milioni di euro, di cui il 40% all’estero, forte di una presenza in oltre 30 Paesi.

L’acquisizione di CCE da parte del Gruppo Scrigno, attualmente controllato dal fondo di private equity Clessidra, rientra nella strategia di build-up che, attraverso l’aggregazione di aziende complementari e innovative, mira ad estendere la propria offerta di sistemi tecnologicamente avanzati per l’apertura e chiusura porte.

Con l’acquisizione di CCE entriamo in un segmento di mercato caratterizzato da ottime prospettive di crescita e ulteriori potenzialità di sviluppo, soprattutto all’estero” sottolinea Maddalena Marchesini, Amministratore Delegato di Scrigno, e continua “Abbiamo scelto di puntare su CCE in virtù di una forte condivisione valoriale, fondata sull’innovazione, la qualità e l’eccellenza del Made in Italy. CCE gode di un’eccellente reputazione sul mercato e la presenza internazionale di Scrigno costituirà un importante volano di crescita.

Luca Geron, direttore generale e figlio del fondatore, commenta: “L’ingresso nel Gruppo Scrigno rappresenta un’opportunità straordinaria di sviluppo per CCE: l’azienda farà parte di un polo di eccellenza industriale per le soluzioni di apertura e chiusura porte, che punta su competenze distintive ed una produzione tutta italiana.”

Il nostro obiettivo” aggiunge Marchesini “è trasformare ogni porta in uno “scrigno”, aggiungendo valore tanto nelle componenti visibili, quanto in quelle invisibili. Così come i controtelai Scrigno, celati all’interno della parete, consentono alla porta di scomparire creando un continuum tra gli ambienti, le guarnizioni automatiche sotto-porta di CCE contribuiscono a proteggere gli interni da rumore, aria, acqua, vento, con un conseguente risparmio energetico. La nostra ambizione è far sì che Scrigno, oltre a sinonimo di sistema a scomparsa, diventi anche sinonimo di cuore tecnico di ogni porta.”

Nell’ambito dell’operazione, Scrigno si è avvalsa dell’assistenza dello studio Gattai Minoli Agostinelli, in qualità di consulente legale, e di Roland Berger, PWC e Studio Alonzo Committeri come consulenti per l’attività di due diligence. La famiglia Geron è stata assistita da Grant Thornton in qualità di financial advisor e dallo studio legale Gitti and Partners.

Il closing dell’operazione, concordata e annunciata il giorno 2 ottobre, è atteso per la fine di ottobre.

www.scrigno.net