Sono passati vent’anni dalla pubblicazione del primo Bilancio Sociale di RadiciGroup, avvenuta nel 2004, con cui il Gruppo si è posizionato tra le aziende pionieristiche nell’ambito della rendicontazione non finanziaria volontaria. Questo documento valuta i risultati raggiunti e le iniziative messe in atto per ridurre l’impatto ambientale, rispettare i valori sociali e adottare buone pratiche di gestione aziendale.
Negli anni, il Bilancio si è trasformato continuamente, diventando oggi un vero e proprio rapporto di sostenibilità, che integra tutti gli aspetti ESG (Ambientali, Sociali e di Governance), evidenziando la loro importanza strategica per l’azienda. Nel tempo, sono stati inclusi nel reporting nuovi temi rilevanti, è stata aumentata la precisione dei dati e si è ampliato il campo d’analisi fino a comprendere tutte le società del Gruppo, che conta oltre 30 sedi distribuite tra Asia, Americhe ed Europa.
“In questi vent’anni, il Bilancio di Sostenibilità ha rappresentato un punto di riferimento per sviluppare l’approccio sostenibile del nostro Gruppo. Misurare è stato infatti il primo passo per conoscere, conoscere è stato il primo passo per decidere come migliorare ogni giorno. Il Bilancio di Sostenibilità ha permesso, anno dopo anno, di restituire una panoramica dettagliata delle strategie e delle azioni intraprese da RadiciGroup per ridurre i propri impatti e cogliere le opportunità che una gestione ottimale degli aspetti ambientali, sociali e di governance possono offrire. Oggi costituisce un vero valore aggiunto che alimenta la reputazione del Gruppo presso tutti gli stakeholder. Naturalmente il nostro percorso prosegue: ci stiamo infatti preparando per la rendicontazione obbligatoria prevista dalla direttiva europea CSRD”, commenta Angelo Radici, Presidente di RadiciGroup.
Per quanto riguarda i dipendenti, il Gruppo ha posto grande attenzione alla formazione, e nel 2023 ha lanciato il primo corso su larga scala dedicato ai temi della sostenibilità e della circolarità, coinvolgendo circa 240 dipendenti e accumulando un totale di 1.500 ore di formazione. Inoltre, è stata avviata un’indagine interna sui diritti umani, i cui risultati serviranno come base per sviluppare una politica aziendale incentrata su diritti umani e diversità.