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Pitti Filati supera i 3.000 compratori, di cui quasi la metà esteri

L’ultima edizione di Pitti Filati, chiusasi il 1 luglio alla Fortezza da Basso di Firenze, si è conclusa con un bilancio più che positivo.

I dati finali del salone rivelano che nei tre giorni di salone i buyer hanno superato le 3.000 presenze totali, quasi il doppio rispetto a un anno fa, il 50% delle quali estere, in rappresentanza di più di 50 paesi.

I 15 mercati esteri più presenti sono stati: Francia, Regno Unito, Germania, Stati Uniti, Spagna, Svizzera, Turchia, Olanda, Danimarca, Svezia, Russia, Belgio, Portogallo, Romania, Irlanda.

“Il rientro in Fortezza da Basso dopo due edizioni comunque positive alla Stazione Leopolda, ha dato ulteriore energia a questa ottima edizione di Pitti Filati – dice Raffaello Napoleone, ad di Pitti Immagine – sotto tutti i punti di vista. Non è solo una questione dei numeri riferiti alla presenza dei compratori, che pure in un resoconto finale sono i primi ad accendere l’attenzione – soprattutto quando si tratta dei migliori maglifici internazionali e degli uffici stile delle maison di moda più importanti nel mondo. È piuttosto un concerto di elementi: a partire dalla qualità delle collezioni e delle materie prime, per finire al grado di innovazione tecnologica e stilistica e alla capacità di visione sulla moda che sarà tra un anno e mezzo”, commenta Raffaello Napoleone, AD di Pitti Immagine.

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