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Manteco e Recype®: creare colori di lana senza coloranti e sostanze chimiche

I tradizionali processi di tintura chimica della lana garantiscono un’infinita varietà cromatica e una facile riproducibilità, ma hanno un impatto significativo sull’ambiente, soprattutto in termini di consumo di acqua, energia e inquinamento chimico. Questo vale però solo per i tessuti di lana vergine: quando si tratta di tessuti di lana riciclata, esiste un modo sostenibile di creare colori. Manteco lo chiama lo Recype®: l’arte di creare colori di lana senza coloranti e sostanze chimiche.

Dopo un meticoloso processo di pulizia e selezione, gli indumenti di lana pre- e post-consumo vengono divisi per colore e triturati meccanicamente per ottenere una ‘nuova’ fibra di lana riciclata: il tutto senza l’uso di sostanze chimiche, ma solo con un po’ d’acqua. Inoltre, non sono necessari ulteriori coloranti, perché gli indumenti e gli scarti sono già colorati dalla loro vita precedente.

Considerando che ogni anno milioni di maglie, indumenti e scarti vengono triturati meccanicamente, i magazzini di lana riciclata sono come un enorme archivio di colori. Sono pieni di centinaia di balle, ognuna con fibre di lana riciclata di diversi colori e tonalità. Gli artigiani della materia prima, chiamati anche Feltrinisti, attingono da queste balle proprio come un pittore fa con la sua tavola da colorare.

 Quando i marchi o gli stilisti inoltrano una richiesta specifica di colore per un tessuto o un jersey di lana riciclata, inizia il processo di creazione di un nuovo colore. Gli artigiani delle materie prime controllano ciò che hanno in magazzino, scelgono diversi colori riciclati e li mescolano in percentuali specifiche, creando una vera e propria ‘ricetta del colore’ su piccola scala.

La ‘ricetta del colore’ viene cardata con una macchina tradizionale (chiamata Cardina) per pulire, mescolare e parallelizzare le fibre, finendo per creare un feltro di prova (o Feltrino), un batuffolo di lana riciclata che mostra il nuovo colore ottenuto, senza coloranti e sostanze chimiche.

Gli artigiani della materia confrontano il colore richiesto con quello ottenuto attraverso la cardatura della ‘ricetta del colore’ e, se i colori non corrispondono, ripetono l’intero processo finché il colore del feltro di prova non corrisponde perfettamente a quello richiesto.

 Una volta approvato il colore del feltro di prova, la ‘ricetta del colore’ viene archiviata e diventa ufficialmente un nuovo colore di lana riciclata. Questi ultimi vengono solitamente moltiplicati per i kg di filati che devono essere prodotti e preparati per essere inviati alla filatura, dove verranno cardati, filati e ritorti per produrre ‘nuovi’ filati di lana riciclata.

 

manteco.com